Quando si parla di olio d’oliva biologico, viene immediatamente in mente la tradizione gastronomica italiana e la dieta mediterranea, di cui quest’olio pregiato è uno degli ingredienti principali, apprezzato non solo per il suo gusto inconfondibile, ma anche per le proprietà benefiche e lo straordinario contenuto di vitamine e sostanze fondamentali per il benessere dell’organismo. In realtà, quando si parla di olio d’oliva come di un’eccellenza tutta italiana e più in generale dei popoli del Mediterraneo, si intende per lo più l’olio extra-vergine d’oliva (abbreviato olio evo), ovvero la migliore qualità di olio d’oliva in commercio.
Olio extra-vergine, infatti, è un olio a bassa acidità (non supera 1%) che è “puro” nel senso che non viene mischiato con altri oli di qualità inferiore (l’olio d’oliva, per esempio, ha un’acidità che può raggiungere anche l’1,5%). Tuttavia anche tra i vari oli extravergine d’oliva esistono diverse tipologie: una delle migliori è senza dubbio l’olio biologico, da molti preferito per via della rigorosa certificazione di qualità che reca con sé e dei controlli, altrettanto rigorosi, che caratterizzano l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione delle olive sino al raccolto, dalla produzione dell’olio al suo imbottigliamento.
Ma cosa distingue esattamente l’olio d’oliva biologico dal semplice olio d’oliva? In primis, per potersi fregiare dell’etichetta di olio biologico, un olio deve essere prodotto esclusivamente con olive provenienti da agricoltura biologica. A tal proposito esiste anche uno specifico regolamento europeo cui aderiscono la maggior parte delle aziende produttrici di oli d’oliva biologico (CEE n. 2092/91). Queste aziende utilizzano esclusivamente concimi organici e minerali naturali, mettendo al bando fitofarmaci, pesticidi, piombo, additivi, conservanti e coloranti di ogni categoria e tipologia. In altre parole l’olio d’oliva biologico rappresenta un prodotto 100% naturale, attentamente controllato in ogni fase della sua produzione e ovviamente venduto a un prezzo superiore rispetto agli oli d’oliva non biologici. Questo perché anche la salute ha un prezzo, e in molti sostengono che gli oli di derivazione 100% naturale e biologica, oltre a essere più sani perché controllati e privi di sostanze e ingredienti sintetici, sono anche più buoni, dal momento che il gusto originario dell’olio non viene in alcun modo intaccato.
Come tutti gli oli d’oliva, anche quello biologico può essere usato per cucinare, ma se si vuole apprezzarne realmente il sapore è bene ogni tanto utilizzarlo anche a crudo, magari per insaporire il pesce o la carne alla griglia o per condire verdure, insalate e pasta. Le aziende che producono olio d’oliva biologico sono sottoposte a un regolamento alquanto severo che tutela i consumatori e che riguarda non solo il prodotto in sé, ovvero prima le olive e poi l’olio, ma anche i macchinari di produzione, i quali – nel caso l’azienda produca anche olio non biologico – devono venire accuratamente lavati e sterilizzati prima di passare alla nuova produzione. Conservato in in enormi silos d’acciaio e messo sotto azoto (un metodo che serve a evitare fenomeni dannosi come l’ossidazione), l’olio biologico conserva dunque intatte tutte le sue proprietà benefiche originarie.