L’olio di oliva è un ingrediente indispensabile in cucina, soprattutto in quella mediterranea. Ma chi ha inventato l’olio di oliva? La storia dell’olio di oliva è molto antica e si perde nella notte dei tempi.
L’olivo è un albero da frutto originario della regione mediterranea e la sua cultivar più diffusa è quella che dà i frutti destinati alla produzione dell’olio di oliva. Si ritiene che l’albero sia stato introdotto in Grecia dai Fenici circa 3000 anni fa. Inizialmente il suo utilizzo era limitato alla produzione di olive da mangiare sottaceto o come condimento per altri cibi. Successivamente, si è scoperto che i frutti erano perfetti anche per fare del sapone e infine, grazie alla diffusione nel mondo greco del processo di spremitura a freddo, si è arrivati alla produzione dell’olio di oliva vergine, un prodotto pregiatissimo fin dall’antichità.
La spremitura a freddo dell’olio di oliva è il processo più comune per estrarre l’olio dalle olive. Questo metodo prevede che le olive vengano macinate in una pasta, la quale viene poi pressata per estrarre l’olio. L’olio viene poi separato dalla pasta tramite filtrazione e decantazione.
Origini greche dell’olio d’oliva
L’olio d’oliva è uno degli oli vegetali più diffusi al mondo e viene prodotto principalmente in Italia, Grecia, Spagna e Portogallo. La sua origine risale alla civiltà minoica dell’isola di Creta, nell’Egeo orientale, intorno al 1500 a.C.. Lì veniva usato sia come condimento che come olio per illuminare le lampade.
Origini romane dell’olio d’oliva
L’olio d’oliva è un alimento fondamentale nella cucina mediterranea e la sua presenza nella regione è documentata fin dall’antichità. La coltivazione degli olivi si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo durante l’epoca classica, e l’Italia fu un importante produttore di olio dal quinto secolo a.C. In realtà, ci sono molte leggende sulle origini dell’olio d’oliva e la verità è che nessuno sa con certezza quando o come sia stato inventato. Secondo la tradizione greca, l’ulivo della discordia era un albero sacro ad Atena che Poseidone invidiò tanto da scatenare un terremoto per distruggerlo; Atena si salvò grazie alla sua abilità divina.Il clima mite e l’abbondanza di acqua nel bacino del Mediterraneo sono ideali per la coltivazione degli olivi, che prosperano sia in pieno sole che in zone dal clima leggermente più fresco. L’olio d’oliva è stato utilizzato come condimento da cucina, ma anche come ingrediente cosmetico e medicinale fin dall’antichità.
Origini spagnole dell’olio d’oliva
L’olio d’oliva è una delle principali colture nella penisola iberica, e la Spagna è il maggior produttore di olio d’oliva al mondo. La storia dell’olio d’oliva in Spagna risale a migliaia di anni fa, quando i Fenici fondarono le prime città lungo la costa mediterranea. L’uso dell’olio d’oliva ha continuato ad espandersi durante il regno romano, e nel Medioevo era un ingrediente importante nella cucina spagnola. A partire dal XV secolo, l’industria olearia si è sviluppata ulteriormente in Spagna, con molte famiglie che producono olio per il mercato locale e internazionale. L’olio d’oliva è ancora oggi un elemento importante della cultura
Benefici dell’olio d’oliva vergine
L’olio d’oliva vergine è un alimento molto salutare, ricco di vitamine e sostanze nutritive. Ha molti benefici per la salute, come ad esempio abbassare il colesterolo cattivo nel sangue, migliorare la digestione e prevenire malattie cardiovascolari. L’olio d’oliva vergine è anche un ottimo condimento per insalate e altri piatti.
Consumare olio d’oliva regolarmente può aiutare a ridurre il rischio di malattie croniche come l’infarto, ictus e cancro.