Gli amanti della buona cucina, sopratutto della salutare variante mediterranea, si saranno accorti che non tutti gli oli d’oliva hanno lo stesso prezzo. Per quale motivo?
Molto dipende dal luogo in cui gli oli vengono prodotti, dal tipo di lavorazione che l’alimento subisce, ma anche dalle olive che vengono scelte per la produzione. Ecco perché spesso l’acquirente si trova a dover scegliere tra prodotti con prezzi molti differenti. Ma cerchiamo di seguire il percorso dell’olio dalle sue origini, quando è ancora contenuto nelle olive, al momento in cui arriva sulle nostre tavole.
Prima di tutto bisogna differenziare l’olio artigianale, proveniente dai frantoi del nostro Paese, dove esso viene prodotto fase dopo fase, dall’olio industriale, creato nelle industrie in grandi quantità. Il primo ha, solitamente, un prezzo molto più alto rispetto al secondo, in quanto viene prodotto in quantità minori e con una cura decisamente maggiore. Il prodotto sarà quindi di maggior qualità, ma avrà anche un prezzo più alto.
Altro fattore da considerare sono le olive e le zone in cui esse nascono, quindi le aree di coltivazione. A seconda infatti di dove questi frutti vengono raccolti, il prezzo dell’olio cambia. Bisogna tener conto che per produrre un litro d’olio sono necessari all’incirca dai 5 agli 8 kg di olive e che il prezzo di queste varia molto a seconda della loro varietà. Non bisogna scordare possibili interventi sulla coltivazione, come potatura e trattamenti speciali, che vanno inseriti anch’essi in quello che sarà il prezzo finale del prodotto. Anche i metodi di raccolta possono essere diversi e portare quindi il produttore a sostenere spese differenti.
Come non valutare poi i costi di trasporto? Spesso i campi di uliveti si trovano vicino ad alcuni frantoi, ma non sempre è così, ecco quindi che ai più classici costi di produzione si aggiungono quelli di trasporto, che possono non essere indifferenti e pesare quindi sulla spesa finale dell’acquirente che si trova a scegliere il suo olio.
Ci sono poi altri costi che si frappongono tra le olive e la bottiglia di olio pronta e confezionata, disponibile alla vendita. Bisogna infatti tener conto del tempo che viene impiegato per produrre l’olio, del costo del lavoro delle persone che si occupano della sua produzione oltre che del prezzo di bottiglie di vetro di un certo spessore e una certa fattura, etichette varie ed eventuali, tappi, confezioni e cartoni. Tutti questi fattori, ovviamente, fanno crescere il prezzo dell’olio.
Lo stoccaggio e la conservazione delle bottiglie, una volta che l’alimento è stato prodotto e confezionato, hanno, come è ovvio, anch’essi un peso che va considerato.
Tutti questi fattori e queste procedure determinano un costo che può variare enormemente per il consumatore che potrebbe trovarsi a scegliere tra bottiglie vendute per circa sei, sette euro o prodotti finiti che si avvicinano, per la stessa quantità, a circa venti euro o più. La differenza è sicuramente importante e sta all’acquirente, ad un certo punto, valutare con calma i vari aspetti per capire quanto è opportuno spendere per l’olio da portare sulla propria tavola.
PREZZO ALL’ORIGINE
Riportiamo di seguito il prezzo medio mensile all’origine relativo all’olio extravergine di oliva italiano. I prezzi sono IVA esclusa e riepilogano l’andamento degli ultimi dodici mesi. Fonte: ISMEA.